GLI ANTICHI CONOSCEVANO GIA' LA “PILLOLINA BLU”
Molti racconti, miti e leggende si sono susseguite sul "frutto dell'amore” : il 'piccolo-Cola', il suo nome scientifico Garcinia cola, che secondo le popolazioni indigene dell'Africa occidentale, sarebbe dotata di un certo potere afrodisiaco, esso ricopre un ruolo importante nelle cerimonie religiose e profane, in tutti gli atti importanti delle popolazioni sud-saheliane, rappresetando anche un simbolo di fedeltà e per essere certi dell’amore della propria sposa.
La noce di cola è conosciuta ed utilizzata da tempo in Africa. È
stata consumata per sopportare la fatica durante il duro lavoro
agricolo o la caccia.
L'albero originario delle foreste della
costa occidentale dell'Africa, che può misurare dai 12 ai 15 metri
di altezza ha belle foglie verde scuro e fiori bianchi. Il frutti di
cola sono grandi baccelli delle dimensioni di un uovo di piccione di
colore rosso o bianco, sono formati da follicoli oblunghi e coriacei,
raggruppati a 2-6 e contenenti da 5 a 10 semi ciascuno. Tali semi,
chiamati impropriamente noci di cola, hanno un sapore particolarmente
amaro ed astringente, dovuto all'abbondante presenza di vari
alcaloidi e tannini.
E' stato utilizzato per secoli dalle
civiltà antiche, riconoscendo a questo frutto di un particolare
albero sempreverde appartiene alla famiglia delle Sterculiaceae,
tipicamente tropicale che cresce nelle foreste pluviali di Africa,
Brasile e Giamaica, proprietà curative e stimolanti l'appetito
sessuale; la Cola gode di proprietà toniche, eccitanti, responsabile
di tali attività è l'alcaloide caffeina, congiuntamente ad un'altra
sostanza stimolante, chiamata teobromina.
La “petit cola” ha
la capacità di agire sul sistema nervoso centrale, aumenta lo stato
di vigilanza, la rapidità dei processi intellettivi, uno stimolante
a livello fisico e migliora la contrattilità cardiaca, l'efficienza
nervosa e quella cerebrale.
A forti dosi stimola i centri
bulbari respiratori, vasomotori e vagali. Aumenta il metabolismo
basale e la lipolisi. Si usa anche il seme di cola fresca, utile da
masticare per sostenere sforzi prolungati in quanto diminuisce la
percezione della fatica e dell'affanno. Il suo gusto originario è
amaro, anche se questa caratteristica non impedisce a milioni di
persone di cibarsi di esso.
La sua fama è talmente riconosciuta
che è uno dei prodotti di più ampio consumo dell'Africa
occidentale, tanto da aver rappresentato la "moneta" di
scambio per i popoli della regione e da essere tuttora impiegata per
comporre la dote delle spose.
Si trovavano tracce di questo frutto in America Caraibi e del Sud
già nel XVII secolo ma, la sua fama internazionale è apparsa solo
nel tardo XIX secolo, in particolare nel 1885, quando un farmacista
di Atlanta, negli Stati Uniti, il dottor John Pemberton ha creato un
composto di erbe energizzanti contenenti la petit cola e vino. Da
questa scoperta è nata la nota bevanda alla quale successivamente
furono rimossi le noci di cola sostituendoli con sintesi di caffeina
e nel 1983 venne tolto anche il vino trasformando la bevanda in
quella attuale che non è né tonico o afrodisiaco ma solo una
soda.
Ancora una volta la storia ci insegna che basta voltarsi
indietro per trovare molte delle soluzioni che ci vengono vendute
come novità ma che la natura ha già pensato, l'indole umana è
sempre alla ricerca di nuove situazioni per stimolare la libido per
questo motivo case farmaceutiche hanno inventato la famosa pillolina
blu e l'Italia è al secondo posto dopo l'Inghilterra nel farne uso.
Marinella Ventura